La scrittrice Dacia Maraini afferma che Gaza sta subendo un "massacro molto grave"

La scrittrice italiana Dacia Maraini, una delle più grandi intellettuali d'Europa e del mondo, ha affermato che la Striscia di Gaza è vittima di "un massacro gravissimo" e ha sottolineato che "è tipico del populismo cercare nemici su cui vendicarsi".

"C'è un massacro gravissimo a Gaza. Stiamo assistendo a una regressione, a un ritorno a quella propensione arcaica e istintiva alla guerra, alla ricerca di un nemico da eliminare attraverso la vendetta", afferma l'intellettuale, sottolineando: "questo non dovrebbe accadere nel 2025. La civiltà consisteva nel passaggio dalla vendetta alla giustizia. E ora siamo tornati alla vendetta".

Lo ha dichiarato la Maraini, che si trova a Rio de Janeiro, Capitale mondiale del libro dell'Unesco, su invito del direttore dell'Istituto italiano di cultura della città, Marco Marica, per una serie di incontri in occasione della pubblicazione in Brasile del suo romanzo "La lunga vita di Marianna Ucrìa".

"Con questi venti di guerra che soffiano pericolosamente, si torna alla logica della vendetta. E come è tipico del populismo, cercano un nemico esterno da combattere, per distogliere l'attenzione da ciò che accade nei loro Paesi", ha aggiunto.

Commentando quanto sta accadendo tra Iran e Israele, Maraini ha ricordato che la guerra contro il nazifascismo è stata l'unica che ha portato una vera liberazione, ma "non ci si può aspettare nulla di positivo dalle guerre di aggressione".

"Dobbiamo lavorare di più sul piano economico e sulle sanzioni. La Corte internazionale non deve essere soggetta a veti, ma deve avere maggiore libertà e potere decisionale", ha concluso l'italiano.

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